lunedì 12 ottobre 2009

Addio al Mondiale

Necessaria parentesi per commentare la mesta eliminazione della nazionale svedese dai prossimi Mondiali. Giusto per chiarire: un'eliminazione più che meritata, per una squadra vecchia, senza gioco e con pochi elementi di valore internazionale. Prima del derby con la Danimarca, in realtà, le possibilità di qualificazione erano intatte. Anzi, con un successo sui cugini il secondo posto sarebbe stato sicuro, e anche il primo poteva non essere un miraggio. E invece, a 90 minuti dalla fine delle qualificazioni, la Svezia è fuori. Buon per danesi e portoghesi, e buon anche per il Mondiale stesso, che recupera in extremis una potenziale protagonista (il Portogallo appunto, che con Liedson in attacco ha forse colmato l'unica lacuna evidente di una formazione potenzialmente molto competitiva) e ne perde un'altra che invece avrebbe fatto una pessima figura.

Sì, perché la Svezia attuale è una squadra impresentabile in una grande competizione. A partire dal portiere (l'inguardabile Isaksson), per proseguire con una difesa ridotta all'osso (appena sufficienti i centrali Mellberg e Majstorovic, comunque avanti con gli anni, assolutamente non all'altezza gli esterni, siano essi Nilsson, Safari, Olsson o Wendt), un centrocampo talentuoso ma mal assemblato (Kallstrom sempre in attesa di un salto di qualità, che a questo punto probabilmente non avverrà mai, Svensson logoro, Sebastian Larsson ed Elm inesperti) e un attacco che poggia su un giocatore fantastico (Ibra) e una pletora di mezze figure (il monumento Henrik Larsson, monumento nel senso che ormai ha la mobilità di una statua; il "corridore" Elmander, che non la butta dentro neanche sotto tortura; l'acerbo Berg, che ad Amburgo sembra soffrire di una strana forma di "saudade" olandese).

Se a tutto ciò si aggiunge un tecnico ormai sfiduciato da stampa e giocatori, confusionario e arroccato su posizioni francamente indifendibili, la frittata è fatta. La Danimarca, tanto per fare un esempio, non è una squadra molto superiore, e la sfida del Parken l'ha dimostrato. Ma ha uno straccio di idea di gioco, una sorta di coesione che al momento la Svezia non possiede. E comunque ha un portiere discreto (Sorensen), una bella coppia di giovani centrali (Agger-Kjaer), una punta talentuosa (Bendtner) e un paio di mestieranti ancora vogliosi di dimostrare qualcosa (Jorgensen e Rommedhal).

Ora per la Svezia è il momento di rifondare. Lo sostengo da tempo, dal post-Europeo che avevo avuto il piacere di commentare insieme ad altri amici: il ciclo di Lagerback era finito in Corea. Ancora ancora poteva avere senso prolungare l'agonia in Austria e in Svizzera, visto che all'orizzonte non si vedevano grandi prospettive e poteva starci di spremere fino all'ultimo questo gruppo. Ma dopo la disfatta di Salisburgo contro la Russia bisognava avere il coraggio di voltare pagina: a casa il tecnico e tutti i senatori, dentro i giovani di maggior prospettiva con Zlatan e qualcun'altro della "generazione di mezzo" (Kallstrom, Elmander, forse anche il povero Isaksson per mancanza di alternative) come punti di riferimento. E invece il coraggio non c'è stato e la mancata qualificazione per il Sudafrica è il risultato. Poi magari il risultato sarebbe stato lo stesso, ma si sarebbe anticipato il lavoro che ora invece va improvvisato, per evitare di mancare anche il prossimo grande appuntamento (Ucraina-Polonia 2012).

Al di là dei nomi in ballo per la successione di Lagerback (Hans Backe ed Erik Hamren su tutti, ma anche il tecnico dell'Under 21 Jorgen Lennartsson), quel che conta è individuare un gruppo di giocatori competitivo sul quale lavorare. Cosa sempre più difficile, perché il panorama calcistico svedese è al momento desolante. I club, strozzati dalle tasse e dalla crescente potenza economica di altre realtà, non riescono da tempo ad ottenere risultati nemmeno decenti in campo internazionale. I talenti espressi dall'Allsvenskan, che come bacino è fortunatamente ancora molto florido, abbandonano troppo in fretta la terra natìa per inseguire chimere estere, che spesso si rivelano controproducenti, costringendoli a lunghi periodi in panchina o in tribuna. Non è un caso che l'ultima grande Svezia, quella di Usa 94, poggiasse sullo zoccolo duro di una squadra, l'IFK Goteborg, che in quegli anni si comportava molto bene in Champions League, dando del filo da torcere a Barcellona, Manchester e Milan. Ora quei tempi sembrano lontani anni luce, e i vari selezionatori sono costretti ad assemblare una squadra fatta di vecchie glorie, giovani privi di esperienza e soprattutto poco abituati a giocare insieme. Il fatto che i migliori elementi dell'Under 21 vista allo scorso Europeo abbiano già preso tutti il volo è sintomatico: al di là del già citato Berg, cui peraltro il trasferimento ad Amburgo non sta giovando, quanto potrà essere positiva per i vari Elm (Rasmus e Viktor, entrambi in Olanda), Bengtsson (ora all'Hertha), Wernbloom (all'AZ) e Toivonen (PSV) l'esperienza oltre confine? Staremo a vedere, ma sarebbe davvero un peccato sprecare un potenziale così interessante. L'importante è che tutto ciò non finisca nelle mani del Lagerback di turno e che non ci tocchi sorbire ancora a lungo i vari Larsson (con tutto il rispetto del caso per il grande Henke, che molti vorrebbero addirittura come prossimo Ct), Hansson e Nilsson...

giovedì 16 luglio 2009

Allsvenskan - Il punto sul mercato

La situazione del Goteborg, descritta nel post precedente, è in parte rapportabile a tutto il campionato. A parte gli infortuni a catena occorsi ai Blavitt, anche le altre società subiscono gli effetti del mercato sfasato rispetto al resto d'Europa.

L'Hammarby, già in difficoltà in classifica, ha perso due dei suoi migliori elementi: il centrocampista Lolo Chanko, passato ai campioni di Danimarca dell'Aalborg, e il centravanti statunitense Charlie Davies, che con le buone prestazioni offerte nella recente Confederation Cup ha strappato un ingaggio ai francesi del Sochaux. Addio defintivo anche per Erkan Zengin, talentuoso esterno di origine turca, che ha ufficializzato il suo passaggio al Besiktas dopo un prestito di sei mesi. Per sostituire i partenti sono arrivati il centrale Patrik Gerrbrandt, di ritorno dal Fredrikstad, l'attaccante Linus Hallenius dal Sundsvall, il centrocampista Andreas Dahl dal Nordsjälland e il brasiliano Claudio da Silva dal Palmeiras, il cui ingaggio però è sub judice per via di una storia d'identità stile Luciano/Eriberto (succede anche a queste latitudini...).

Non vanno meglio le cose per il Djurgarden. Alle partenze di Aki Rihilahti e Andrej Komac potrebbero far seguito quelle di Mikael Dahlberg e di Daniel Sjolund, richiesto da Elfsborg e Goteborg. L'AIK, risalito in classifica a ridosso della vetta, ha riportato in Svezia il "ribelle" Dulee Johnson e prova a mantenere i suoi gioielli: sul portiere Daniel Orlund c'è il Rosenborg, mentre per Ivan Obolo non mancano offerte da campionati esteri.

Tutto tranquillo in casa Elfsborg: le cessioni del giovane Elmin Kurbegovic al Novara e del portiere di riserva Abbas Hassan al solito Aalborg non intaccano le ambizioni della squadra di Haglund. Discorso analogo per Helsingborg e Kalmar, il cui obiettivo è trattenere i propri gioielli fino al termine della stagione. I due Rasmus, Jonsson dell'Helsingborg e Elm del Kalmar, sono tra i più appetiti del mercato, ma dovrebbero concludere la stagione con le rispettive casacche. Ufficiale invece l'addio di Andreas Landgren, che lascerà Helsingborg in inverno per accasarsi ad Udine (ottimo acquisto, quello dei friulani, anche se il ragazzo rischia di bruciarsi se non gli verrà dato subito spazio).

Il Kalmar intanto ha rinforzato la difesa con il centrale Stefan Alander dal Sundsvall, mentre il Malmo ha riportato in patria il portiere dell'Under 21 Johan Dahlin, fino a pochi giorni fa in forza al Lyn Oslo. Il suo arrivo fa presuppore una quasi certa partenza di Jonas Sandqvist, estremo difensore di grande talento che meriterebbe una chance nell'Europa che conta. Chance che ha colto immediatamente un altro talento dell'Under svedese, Labinot Harbuzi, che ha firmato per i turchi del Genclerbirligi, scelta abbastanza discutibile vista la qualità del giocatore, ma quando ci sono in ballo i soldi si sa come vanno le cose (tra parentesi, il calcio turco gode di uno stato di salute invidiabile dal punto di vista economico: basti pensare ai recenti ritorni in patria di Emre e Nihat, così come gli ingaggi di giocatori come Kewell, Lincoln, Guiza, Ernst, Keita, Baros, Leo Franco, ecc...). Anche Harbuzi comunque dovrebbe concludere la stagione con il Malmo prima di approdare ad Ankara, anche se per lui si parla di un'esclusione punitiva che francamente non gioverebbe a nessuno. Discorso inverso, ma stessa destinazione, per Jimmy Dixon: il centrale liberiano arrivato un anno fa dall'Hacken dovrebbe accasarsi al Manisaspor già in questi giorni.

Parlando di mercato, non si può non menzionare il recentissimo passaggio di Erton Fejzullahu al Nec Nijmegen, l'ennesimo affare sull'asse Svezia-Olanda di questi ultimi anni (Berg, Toivonen, Wernbloom sono solo gli esempi più recenti). Il 21enne talento del Mjallby, capolista della Superettan, era inseguito da tutti i maggiori club di Allsvenskan, ma ha preferito tentare il doppio salto dalla seconda divisione all'Eredivisie. In bocca al lupo a lui, sperando che prima o poi (quando?) il trend d'esportazione possa invertirsi, o quantomeno attenuarsi.

martedì 14 luglio 2009

Sogni infranti

Come volevasi dimostrare. L'Allsvenskan ha ripreso la sua corsa dopo la pausa forzata per l'Europeo Under 21 e, senza esagerare, si può dire che è cominciato un altro campionato. La formula che prevede la disputa del torneo da aprile a ottobre espone le squadre svedesi alle lusinghe del mercato di tutti i maggiori campionati europei, nel bel mezzo della stagione. Se a questo si aggiunge che la finestra per acquistare i giocatori in Svezia si chiude il 31 luglio, un mese esatto prima della deadline europea, si può facilmente intuire quanto sia utopistico costruire una squadra vincente a quelle latitudini.

L'IFK Goteborg (ahimè!) è l'esempio più lampante di questa situazione. I Blavitt hanno perso in queste settimane due giocatori fondamentali della rosa: Pontus Wernbloom ha lasciato Goteborg per l'Olanda, firmando per i campioni dell'AZ Alkmaar (con tanto di doppietta al debutto in amichevole, evabbè). Oggi invece è stata la volta di Mattias Bjarsmyr, difensore centrale nonchè capitano dell'Under 21 svedese, che ha raggiunto un accordo con il Panathinaikos. Come se non bastasse l'Euro U21 ha lasciato in dote il gravissimo infortunio di Robin Soder (legamenti del ginocchio frantumati...un sentito grazie a chi ha deciso di farlo giocare nonostante non si reggesse in piedi contro l'Inghilterra...). Ma non finisce qui: nella partita di Coppa di Svezia contro il Gefle, vinta 3-1, il centrale Nicklas Carlsson (per l'occasione schierato nell'inedito ruolo di trequartista, al posto di Wernbloom), ha subito un infortunio analogo e anche per lui la stagione è finita. Idem (!!!) per l'esterno destro Adam Johansson, capitano da quest'anno e da poco titolare in Nazionale: contro l'AIK anche il suo ginocchio ha fatto crack e, a meno di un miracolo, lo si rivedrà in campo nel 2010.

Una situazione paradossale, una sfortunata serie di coincidenze che rischia (eufemismo) di compromettere la stagione della squadra più titolata di Svezia. Tanto più che sul fronte acquisti è calma piatta. Al momento a disposizione di Rehn e Olsson restano cinque difensori, tra i quali il "fantasma" Karl Svensson, arrivato in pompa magna e mai visto in campo finora, e il 17enne Mikael Dyrestam, gettato nella mischia a Solna con discreti risultati, nonostante una dormita in occasione del gol dell'AIK. In attacco la situazione è più tranquilla, anche se rimpiazzare Soder e Wernbloom non sarà facile. Il ruolo più delicato sembra proprio quello lasciato vacante dal neo giocatore dell'AZ: Pontus coniugava alla perfezione grinta e dinamismo, senso del gol e visione di gioco. Un alter ego in rosa non esiste, e pescarlo sul mercato in questo momento è molto difficile. L'IFK, nonostante la sconfitta contro l'AIK, resta in vetta al campionato, ma in queste condizioni sarà dura resistere agli attacchi di Elfsborg, Kalmar, Helsingborg e dello stesso AIK.

martedì 26 maggio 2009

Allsvenskan - 9°, 10°, 11°, 12° giornata

Breve riepilogo dell'Allsvenskan per compensare questo "buco" di alcune settimane dovuto a diversi impegni lavorativi e non. Il massimo campionato svedese, giunto alla 12° giornata, è ora fermo per consentire la disputa del Campionato Europeo Under 21.

Nel frattempo la Svezia è riuscita a complicarsi la vita nelle qualificazioni al Mondiale 2010 perdendo in casa contro la Danimarca: un risultato che non fa che confermare il difficile momento della Nazionale gialloblù, già evidenziato agli scorsi Europei. Un tecnico non all'altezza (Lagerback), troppo legato a certi giocatori (Henrik Larsson su tutti, costretto a giocare contro i danesi nonostante la scomparsa del fratello, e comunque lontano parente dello splendido attaccante di qualche anno fa) e incapace di lanciare i giovani (incomprensibile l'ostracismo nei confronti di Marcus Berg, per non parlare dell'assente rinnovamento della difesa, che pure proporrebbe buoni prospetti, da Bjarsmyr a Bengtsson, passando per Wendt, Emil Johansson e Adam Johansson, l'unico peraltro attualmente nel giro della Nazionale maggiore). Il gruppo non era agevole, ma farsi superare da una Danimarca tutt'altro che irresistibile senza opporre resistenza grida vendetta, non dimenticando che al momento in classifica davanti alla Svezia c'è una squadra improponibile come l'Ungheria. L'eliminazione dal Mondiale per certi versi potrebbe essere un toccasana: il rinnovamento è necessario e prima lo si avvia e meglio è.

Rinnovamento che dovrà senza alcun dubbio partire dal blocco dell'Under 21, impegnata in questi giorni - in casa come detto - nella fase finale del torneo continentale di categoria. I ragazzi guidati da Lennartsson non sono all'altezza di altre compagini (Italia, Spagna e Inghilterra soprattutto), ma hanno buoni numeri, specie in avanti, con il trio "orange" Berg-Toivonen-Wernbloom pronto ad esplodere. Già passare alle semifinali sarebbe un successo: il girone con Italia, Serbia e Bielorussia è quantomai insidioso.

Veniamo alle questioni "interne". Questo primo scorcio di Allavenskan ha riportato in auge l'IFK Goteborg, dopo un'annata contraddistinta da diversi alti e bassi. I Blavitt sono per il momento in testa alla classifica, a quota 27, con tre punti di vantaggio sull'Elfsborg, altra grande favorita della vigilia. Il Goteborg ha beneficiato della splendida annata di Tobias Hysen, rilanciatosi alla grande nel ruolo di unica punta. Il figlio del monumento Glenn (ex Fiorentina e Liverpool) è il capocannoniere del torneo, con 9 reti, a pari merito con la grande rivelazione del torneo, il brasiliano Wanderson del GAIS, leader della classifica dei gol+assist di hockeyana ispirazione (12 in tutto, Hysen al momento è a quota 11).

Le fortune del Goteborg dipenderanno però moltissimo dal mercato in corso. Perso Pontus Wernbloom, leader in campo e fuori (toccante il saluto tributatogli dall'Ullevi nell'ultimo match disputato in maglia biancoblù), l'IFK rischia di perdere anche Bjarsmyr (vicino all'accordo con il Bruges, ma seguito anche da squadre olandesi e, si dice, italiane) e forse lo stesso Hysen, nonostante le smentite del giocatore. Sirene straniere anche per Adam Johansson, Ragnar Sigurdsson, Gustav Svensson e Robin Soder, che però dovrebbero rimanere almeno fino a quest'autunno.

Il problema dalla "razzia" di talenti che le squadre svedesi subiscono dalle squadre del resto d'Europa è comune a tutti: anche l'Helsingborg, che ha coraggiosamente puntato sui giovani autoctoni dopo anni di esterofilia spinta, ha in vetrina diversi elementi. Dalla coppia centrale formata da Joel Ekstrand e Marcus Nilsson, al brillante centrocampista Andreas Landgren (per conto mio, già bell'e pronto per la Nazionale maggiore), passando per il veloce attaccante Rasmus Jonsson. Anche i giovani di Elfsborg (Emir Bajrami, Denni Avdic e il "nongiovane" Ishizaki) e Malmo (Labinot Harbuzi su tutti) fanno gola nel Continente, e non è detto che terminino la stagione in Allsvenskan.

Detto della parte alta della classifica, dove trova posto anche l'AIK trascinato dagli argentini Ortiz e Obolo, non si può non notare l'orribile primavera di Hammarby e Djurgarden. Le due squadre di Stoccolma, per motivi diversi, sono incappate in una stagione nera, nella quale dovranno guardarsi le spalle con attenzione, vista anche l'ottima annata di alcune formazioni sulla carta poco accreditate. L'Orebro di Bostrom ha messo in evidenza bel gioco e discrete individualità (il centralone Almeback, gli esterni Porokara e Bassombeng, oltre all'ottimo portiere Alvbage). Il Trelleborg guidato sapientemente da Tom Prahl staziona a ridosso delle prime in classifica e il Gefle tiene alta la bandiera delle squadre del Nord del Paese.

Un torneo equilibrato e interessante, che se non perderà troppi elementi in questa finestra di mercato, potrà regalarci un autunno di grandi emozioni.

lunedì 18 maggio 2009

Svenska Cupen - Ottavi di finale

Breve parentesi dedicata alla Coppa di Svezia, competizione tristemente snobbata a Stoccolma e dintorni, un po' come accade da noi per la Coppa Italia (l'interesse, in pratica, si accende dalle semifinali in poi, quando in palio c'è un posto in Europa). Questi i risultati degli Ottavi di finale:

Örebro - Halmstads BK 3 - 0
Mjällby AIF - Hammarby 4 - 2
GIF Sundsvall - BK Häcken 3 - 5
Landskrona BoIS - IFK Göteborg 1 - 4
Gefle IF FF - Djurgården 1 - 0
Sirius - AIK 0 - 1
Syrianska FC - IF Elfsborg 2 - 1
Gunnilse IS - Helsingborgs IF 0 - 7

Come si evince dai punteggi, nessun problema per Goteborg ed Helsingborg, che s'impongono su Lanskrona e Gunnilse nonostante le formazioni rimaneggiate messe in campo dai rispettivi allenatori. Belle vittorie per Orebro ed Hacken: i bianconeri si confermano in grande condizione superando (Alejandro Bedoya e doppietta dell'ex Emra Tahirovic) l'Halmstad in una sfida sulla carta molto equilibrata, mentre l'Hacken va a vincere sul non facile campo del GIF Sundsvall (doppiette di Saarinen e Vinicius). Malissimo ancora l'Hammarby, che crolla sul campo del Mjallby, una delle più serie candidate alla promozione in Allsvenskan. Cade a sorpresa anche l'Elfsborg: la vittoria del Syrianska sui vicecampioni di Svezia è sicuramente il risultato più eclatante degli ottavi. Desta meno scalpore la sconfitta del Djurgarden sul campo del Gefle: il DIF in questo inizio di stagione ha palesato limiti evidenti, come testimonia il penultimo posto in campionato. Resta in corsa, invece, l'AIK, che va a vincere 1-o nella vicina Uppsala: decide un gol lampo di Viktor Lundberg, sempre più simbolo della "new wave" dei Gnaget.

Questo il quadro dei Quarti di finale:

Syrianska FC - Helsingborgs IF
IFK Göteborg - Gefle IF FF
Mjällby AIF - AIK
BK Häcken - Örebro

Sulla carta sono possibili due semifinali relativamente "nobili". Staremo a vedere.

martedì 12 maggio 2009

Allsvenskan - 8° giornata

Con il successo per 3-0 sul campo del Brommapojkarna, l'Helsingborg si porta a quota 18 punti e resta solo al comando della classifica. La squadra di Bo Nilsson s'impone con autorità in casa di una delle squadre-sopresa del campionato: il gol di Markus Holgersson, un'autorete e il sigillo di Sua Maestà Henrik Larsson sistemano la pratica in poco più di mezz'ora. Perde contatto l'Elfsborg, che non va oltre l'1-1 a Goteborg contro il GAIS. Dopo aver strapazzato l'IFK, i gialloneri non riescono a ripetersi contro i cugini: non basta il vantaggio del solito Anders Svensson, ad un quarto d'ora dalla fine Wanderson offre su un piatto d'argento a Mattias Lindstrom l'1-1 finale.

L'IFK continua la sua serie positiva in casa ottenendo con il Gefle il quarto successo consecutivo senza subire gol al Gamla Ullevi. I Blavitt ringraziano il partente Wernbloom, autore di una doppietta a cavallo della mezz'ora, e chiudono la pratica nella ripresa con il terzo gol stagionale del centrale Ragnar Sigurdsson. Vittorie casalinghe anche per AIK e Malmo. I gialloneri di Solna s'impongono 2-0 sull'Hacken (reti di Jagne e Pavey), mentre il Malmo supera il Djurgarden: vantaggio di Harbuzi, pareggio di Rajalakso e 2-1 definitivo di Wilton Figueredo, finalmente decisivo.

Stesso punteggio per l'Halmstad sull'Orgryte: ancora una volta sugli scudi il tedesco Michael Gorlitz, autore di un gol e di un assist ad Andreas Johansson, che ribaltano l'inizale vantaggio ospite firmato dal gigante David Leinar. Terzo successo consecutivo per il Kalmar, che si risale la classifica grazie alle reti di Tobias Eriksson (acquisto azzeccatissimo) e Daniel Mendes, che stendono un Trelleborg sottotono. Risultato all'inglese anche per l'Orebro, che tra le mura amiche non concede nulla all'Hammarby: decidono la sfida una gran gol del finlandese Roni Porokara, uno dei giocatori più estrosi del campionato, e una perfetta punizione di Samuel Wowoah.

giovedì 7 maggio 2009

Allsvenskan - 7° giornata

Prosegue a ritmo serrato l'Allsvenskan 2009. In attesa delle prime sfide dell'8° giornata analizziamo nel dettaglio il turno precedente, disputato a cavallo del weekend.

Dall'affollato gruppo di testa si staccano decise Elfsborg ed Helsingborg. I gialloneri di Boras si aggiudicano il big match con il Goteborg grazie a una bella rovesciata di Daniel Mobaeck e a una rete di Emir Bajrami, bravo a sfruttare una maldestra respinta del portiere danese Kim Christensen. IFK sotto tono, su un campo diventato negli ultimi anni praticamente stregato per i Blavitt. L'Helsingborg fa suo il derby con il Malmo per 1-0: decide il sempreverde Henrik Larsson, quantomai deciso a riportare nella sua città il titolo prima di appendere le scarpette al chiodo.

Il Trelleborg soffre tantissimo ma supera 1-0 l'AIK raggiungendolo in classifica a quota 12: ai biancoblù della Scania basta un gol (e che gol!) di Andreas Drugge, uno dei tanti talenti rigenerati in questa stagione da Tom Prahl. Frena leggermente invece l'Halmsad, che si fa bloccare sul 2-2 dall'imprevedibile Hacken: partita divertente, tra due squadre dotate di buone individualità offensive. I primi due gol nascono da evidenti errori delle difese: prima Jonas Henriksson sfrutta una mancata presa di Magnus Bahne, (generalmente) ottimo portiere finlandese dell'Halmstad; quindi Andreas Johansson s'infila nel burro della retroguardia dell'Hacken per il momentaneo 1-1. La ripresa regala molte occasioni: gli ospiti passano in vantaggio grazie al gol del brasiliano Anselmo e sfiorano più volte il colpo del ko, salvo poi venire raggiunti al 90' dal solito, chirurgico, Mathias Ranégie.

Finisce in parità anche tra Orgryte e Brommapojkarna: l'OIS cancella finalmente lo zero in classifica, mentre i rossoneri si mantengono agganciati al treno di testa. Spettacolo relativo sugli spalti (poco più di 2600 spettatori), meno ancora in campo: vantaggio di Lindstrom per i padroni di casa, pareggio del Bromma su autogol a metà ripresa. Tutt'altra musica nel Nord della Svezia. Un Gefle spumeggiante inchioda sul 2-0 l'Orebro, che pochi giorni prima aveva messo in difficoltà il Goteborg al Gamla Ullevi. Tra i migliori, come sempre Hasse Berggren, ma il a timbrare il cartellino sono i giovani Amadou Jawo e Jonas Lantto.

Si riscatta finalmente anche il Djurgarden, che grazie ai gol di Sebastian Rajalakso e Boyd Mwila s'impone sull'ondivago GAIS, cui non basta il solito gol di Wanderson. Cade pesantemente tra le mura amiche l'Hammarby, travolto 4-1 da un Kalmar finalmente sui suoi standard. A segno Tobias Carlsson, Rasmus Elm (sempre più leader di questa squadra, in settimana ha anche rinnovato il contratto), Marcus Lindberg e il nuovo acquisto Tobias Eriksson. Per l'Hammarby da segnalare, oltre al gol di Charlie Davies, il ritorno tra i pali di Rami Shaaban: per l'ex portiere dell'Arsenal una serata da dimenticare in fretta.

domenica 3 maggio 2009

Allsvenskan - 6° giornata

Grande ammucchiata in vetta all'Allsvenskan. Dopo sei giornate di campionato quattro squadre si dividono la vetta della classifica, seguite ad un solo punto da altre due squadre. Un torneo all'insegna dell'equilibrio, che vede comunque nelle prime posizioni quasi tutte le squadre più accreditate alla vigilia. All'appello manca solo il Kalmar, già a -7 dal quartetto di testa. I biancorossi campioni in carica riescono comunque a limitare i danni nella sesta giornata, trovando il primo successo stagionale a spese dell'Hacken: decide la sfida un gol del rientrante Tobias Carlsson, dopo il botta e risposta tutto brasiliano tra Paulinho e Daniel Sobralense.

Prosegue sicura la marcia dell'IFK Goteborg, che con l'Orebro inanella la terza vittoria consecutiva senza subire gol in campionato. Match winner, ancora una volta, Tobias Hysen, l'uomo più in forma di questo scorcio di torneo. A rovinare la festa dei Blavitt ci pensa però l'ufficializzazione dell'addio di Pontus Wernbloom: l'eroe del titolo del 2007 lascerà Goteborg a giugno per tentare la fortuna in Olanda, all'AZ Alkmaar. Nelle casse biancoblù entreranno circa 3 milioni di euro, che difficilmente potranno colmare il vuoto lasciato dal biondo centrocampista. Un leader in campo e fuori, nonostante i suoi 22 anni. Un giocatore in grado di coniugare qualità e quantità, capace di giocare con profitto in molti ruoli (nasce mediano puro, si è consacrato come punta e in questa stagione è stato impiegato costantemente come centrocampista offensivo). Contro l'Orebro Wernbloom non ha giocato per squalifica e il suo sostituto Jakob Johansson non s'è dimostrato all'altezza (stiamo parlando comunque di un giocatore di 18 anni con pochissima esperienza). Difficile che il Goteborg ricorra al mercato, almeno per il momento: più probabile una soluzione interna, da ricercare tra Thomas Olsson, Tobias Sana e lo stesso Jakob Johansson.

Il big match di giornata metteva di fronte l'AIK, fin qui quasi perfetto, e l'Helsingborg: l'hanno spuntata gli ospiti, capaci di espugnare il Rasunda con un rotondo 3-0. Grande protagonista dell'incontro il giovane Rasmus Jonsson, autore di un'incredibile tripletta. D'accordo, giocare al fianco di Henrik Larsson è quanto di meglio possa capitare a quelle latitudini, ma i progressi del ragazzo di Viken sono notevoli: difficile che possano valere una maglia da titolare all'Europeo Under 21, ma la convocazione non è una chimera.

Non va oltre lo 0-0 casalingo con il Gefle il Malmo di Roland Nilsson. Una battuta d'arresto che non cancella l'ottimo inizio di stagione dell'ex squadra di Ibrahimovic. Pareggio anche per l'Elfsborg in quel di Bromma: un 1-1 (reti di Guterstam e Keene) che consente ai gialloneri di restare agganciati al treno di testa e al Brommapojkarna di confermarsi grande sorpresa dell'anno. GAIS e Hammarby danno vita a un 2-2 divertente ed equilibrato, che vede i Bajen passare in vantaggio con il primo gol stagionale del sudafricano Nathan Paulse, bravo a sfruttare i suoi 190 centimetri sull'uscita di Dime Jankulovski. Il GAIS ribalta il risultato con i suoi uomini più in forma, il giovane Per Eriksson e il brasiliano Wanderson, ma nel finale subisce il ritorno dei biancoverdi, a segno con Sebastian Castro-Tello.

L'Halmstad centra la terza vittoria consecutiva passeggiando su quel che resta del Djurgarden. Non finisce sul tabellino dei marcatori, ma l'uomo partita è indubbiamente Michael Gorlitz: l'ex gioiello delle giovanili del Bayern si conferma uomo di qualità nettamente superiore alla media dell'Allsvenskan, cucendo il gioco in punta di piedi sulla trequarti dell'HBK, a tutto vantaggio di Andreas Johansson (suo il gol dell'1-0) ed Emir Kujovic, autore di una doppietta partendo dalla panchina.
Chiude il quadro di giornata l'ennesima sconfitta dell'Orgryte, superato 2-1 a Trelleborg (autorete di Abelsson per il vantaggio dell'OIS, pareggio su rigore di Rasmus Bengtsson e gol vittoria di Joakim Sjohage, giocatore di grande talento scaricato forse troppo in fretta dall'Elfsborg).

mercoledì 29 aprile 2009

Svenska Cupen - Sedicesimi di finale

Weekend dedicato alla Coppa di Svezia: tra sabato e domenica si è giocato il Terzo Turno, corrispondente ai Sedicesimi di Finale. In campo tutte le squadre di Allsvenskan, oltre alle superstiti dei due turni precedenti. Questi i risultati:

Kristianstads FF - Örebro 1 - 4
Ersboda SK - IFK Göteborg 1 - 8
Ljungskile SK - IF Elfsborg 1 - 2
Åtvidabergs FF - Hammarby 2 - 3
Syrianska FC - Trelleborgs FF 5 - 1
Qviding FIF - Gefle IF FF 1 - 3
Sirius - IF Brommapojkarna 2 - 0
Assyriska FF - BK Häcken 2 - 4
IFK Hässleholm - Djurgården 0 - 2
Gunnilse IS - Örgryte 2 - 0
Landskrona BoIS - GAIS 4 - 2
Mjällby AIF - Malmö FF 1 - 0
Skövde AIK - Halmstads BK 0 - 2
GIF Sundsvall - Kalmar FF 1 - 0
Väsby United - Helsingborgs IF 0 - 2
IFK Norrköping FK - AIK 1 - 2

Le soprese non sono mancate. Ben sei squadre del massimo campionato sono state elminate dalla competizione: Trelleborg, Brommapojkarna, Orgryte, GAIS, Malmo e Kalmar. Se per le prime quattro si può parlare di sorpresa relativa, per Malmo e Kalmar i tonfi sono fragorosi. La squadra di Roland Nilsson, protagonista di un ottimo avvio di campionato, cede 1-0 al Mjallby, formazione di Superettan (la Serie B svedese), espressione di un quartiere della cittadina di Solvesborg: decide un rigore di Erton Fejzullahu al 15'. Giocatore interessante, l'autore del gol: classe '88, non ha sfondato al Copenhagen, ma si è pienamente ritrovato nel nativo Blekinge, tanto da attirare le attenzioni dell'Udinese. Proprio a lui, tra l'altro, aveva pensato qualche mese fa il Kalmar per sostituire il partente Patrik Ingelsten: non se ne fece nulla, e a giudicare dai risultati dei biancorossi in questo inizio di stagione, chissà che uno come il giovane Erton non potesse far comodo. I Campioni di Svezia confermano in coppa i problemi evidenziati in campionato: l'1-o subito a Sundsvall ci può stare, tenendo conto del buon valore dell'avversario - appena retrocesso e tra i favoriti alla promozione in Allsvenskan - ma sicuramente non aiuta a superare la crisi. A segno per il GIF l'ottimo Robert Mambo-Mumba, non più giovane nazionale kenyano con trascorsi in Belgio e Norvegia.

Detto delle sconfitte di Brommapojkarna e GAIS (superate da due discrete formazioni di Superettan, Sirius e Landskrona), fanno rumore il crollo del Trelleborg sul campo del Syrianska (5-1 per la multinazionale di Özcan Melkemichel neopromossa in Serie B) e quello dell'Orgryte nel derby con il Gunnilse, squadra addirittura di Quarta Serie (che per qualche misterioso motivo si chiama Division 2. D'altra parte noi abbiamo la Prima Divisione invece della Serie C e gli inglesi la First Division invece della Third: tutto il mondo è paese).

Nessun problema per l'IFK Goteborg sul campo dell'Ersboda, formazione del profondo Nord della Svezia: i Blavitt s'impongono 8-1 nonostante la formazione imbottita di riserve. Rotondo successo anche per l'Orebro sul campo del Kristianstad, superano il turno Hacken, Gefle, Elfsborg, Hammarby, Djurgarden, Halmstad, Helsingborg e AIK.

Il quadro degli Ottavi, in programma il 13 maggio, prevede le seguenti sfide:

Mjällby - Hammarby
Syrianska - Elfsborg
Sirius - AIK
Gefle - Djurgården
Landskrona - Göteborg
GIF Sundsvall - Häcken
Örebro - Halmstad
Gunnilse - Helsingborg

lunedì 27 aprile 2009

Allsvenskan - 5° giornata

Nell'equilibrio generale fin qui espresso dall'Allsvenskan cominciano ad emergere le prime indicazioni importanti. In una giornata che ha visto una sola gara chiudersi in parità (lo 0-0 tra Gefle e GAIS che accontenta entrambe), salta all'occhio l'ennesimo tonfo del Kalmar, ancora a secco di successi in campionato, in quel di Orebro. Il jolly di Eric Magloire Bassombeng e la zuccata di Fredrik Nordback condannano la truppa di Bergstrand alla terza sconfitta stagionale e al penultimo posto in graduatoria, a soli 2 punti. Il gol del meno reclamizzato dei fratelli Elm, David, serve solo a fissare il punteggio sul 2-1 per i Kubanerna.

Alle spalle del Kalmar, come detto, resta solo l'Orgryte, derelitto a zero punti nonostante un mercato che prometteva fuochi d'artificio. L'OIS cede in casa alla squadra più in forma del momento, l'AIK, che ancora una volta deve ringraziare l'argentino Ivan Obolo, sul cui gol comunque non è esente da colpe il portiere di casa Nathan Coe. I Gnaget salgono così in vetta alla classifica, superando il Malmo sconfitto a Boras dall'Elfsborg nel big match di giornata. La squadra di Roland Nilsson va sotto alla mezz'ora dopo aver sfiorato più volte il vantaggio: è Mathias Floren a firmare il gol dell'1-0, che si rivelerà decisivo, nonostante i ripetuti attacchi degli ospiti. L'Elfsborg sale così al secondo posto a quota undici, mentre il Malmo viene raggiunto al terzo posto dall'incredibile Brommapojkarna, capace di imporsi 2-0 sul campo del Djurgarden, sicurmente la grande delusa della stagione fin qui. Dopo il gollonzo di Joakim Runnemo, ci pensa Philip Haglund a fissare il punteggio sullo 0-2.

Risale la classifica il Goteborg, che si impone al Soderstadion sull'Hammarby grazie a un prodezza del gioiellino Robin Soder, che legittima una prestazione di ottimo livello dei Blavitt. Crollo inatteso invece per l'Helsingborg, travolto in casa 3-1 dall'Halmstad nonostante il vantaggio iniziale su autorete. Le reti di Anselmo, Joe Sise e Mikael Rosen regalano alla squadra di Janne Andersson 3 punti inattesi. Si ferma la striscia positiva del Trelleborg che subisce la prima sconfitta stagionale a Hisingen contro l'Hacken. Decide un gol di Peter Nystrom a dieci minuti dalla fine.

mercoledì 22 aprile 2009

Allsvenskan - 4° giornata

I ritmi serratissimi dell'Allsvenskan mi costringono ad una breve sintesi del 4° turno di campionato, disputatosi tra domenica e lunedì. Tra oggi e venerdì infatti si torna in campo per la 5° giornata, con alcune sfide molto interessanti (Elfsborg-Malmo su tutte).

La 4° giornata ha segnato il ritorno al successo dell'IFK Goteborg, ripresosi rapidamente dalla batosta subita contro l'Hacken. I Blavitt hanno superato 3-0 l'Orgyte in uno dei tanti derby cittadini: un punteggio severo che non rispecchia appieno l'andamento del match, giocato a viso aperto dai rossoblù, soprattutto nei primi minuti. Un palo di Allback (poi uscito per infortunio) e un paio di grandi parate di Kim Christensen hanno permesso all'IFK di conservare il risultato e poi di colpire in contropiede. Ancora a segno Tobias Hysen, grande protagonista di questo primo inizio di stagione, con uno spettacolare colpo di testa in tuffo su cross dell'altrettanto positivo Selakovic. Proprio il giocatore di origine serba ha messo ha segno il 2-0 con una bella conclusione di sinistro dal limite che non ha lasciato scampo a Nathan Coe, portiere australiano dell'Orgryte. Nella ripresa, un rigore di Sigurdsson, concesso per un fallo su Robin Soder, ha fissato il punteggio sul 3-0 finale.

Il big match della giornata era sicuramente il derby di Stoccolma tra Hammarby e Djurgarden. L'hanno spuntata i biancoverdi padroni di casa (per così dire, dal momento che la sfida si è giocata sul neutro del Rasunda, più capiente rispetto al Soderstadion). A spezzare l'equilibrio, dopo le reti di Toni Kuivasto (DIF) e Emil Johansson (Hammarby), ci ha pensato lo statunitense Charlie Davies, autore di un gran gol al 20° della ripresa. A dieci minuti dal termine Fredrik Soderstrom ha chiuso i conti con il gol del 3-1, facendo sprofondare il Djurgarden nella crisi.

Nell'altro derby di Stoccolma l'AIK ha superato 3-2 il Brommapojkarna. Un risultato maturato solo al 90' grazie al giovane Saihou Jagne, ben servito da Ivan Obolo. L'argentino è entrato in tutti e tre i gol dei Gnaget, servendo un assist all'esordiente Viktor Lundberg per l'1-0 e firmando in prima persona il punto del 2-2. Il Bromma, in vantaggio 2-1 fino alla mezz'ora del primo tempo (reti di Olof Guterstam e Imad Cahhdeh), lascia sul campo tre punti che avrebbero potuto proiettarlo in vetta alla classifica. L'inizio di campionato dei rossoneri resta comunque da incorniciare: 7 punti totali, due vittorie pesanti (Halmstad e Hacken), un ottimo pareggio sul campo del Trelleborg e una sconfitta in extremis nel derby con i giganti (se paragonati a loro) dell'AIK. Chapeau.

Frenano le squadre della Scania, o meglio, frenano Malmo ed Helsingborg, perché il Trelleborg va a gonfie vele. Tom Prahl si prende subito la soddisfazione di fermare la sua ex squadra nel nuovo stadio: davanti ai 20.000 dello Svedbank Stadion il Trelleborg passa subito con Kristian Haynes, al secondo gol in pochi giorni. Il Malmo reagisce, ma la porta avversaria sembra stregata. Proprio allo scadere del primo tempo arriva il pari di Daniel Larsson, autore di un ottima prova sul lato sinistro dell'attacco (quartetto offensivo di grande qualità, quello del Malmo: Molins a destra, Larsson a sinistra, Harbuzi in appoggio a Mehmeti. E in panca c'è un certo Wilton Figueredo...). L'Helsingborg crolla letteralmente sul sintetico di Orebro: Olsen, Porokara (gran bel prospetto, il finlandese) e Bassombeng fanno il bello e il cattivo tempo. Il danese firma l'1-0 al 60', poi chiude i conti il redivivo Emra Tahirovic, decisamente appesantito ma ancora dotato di buon tocco.

L'Halmstad, dopo un inizio di campionato stentato, rialza la testa a Kalmar grazie al gol lampo di Anel Raskaj. I campioni in carica (zero vittorie in quattro partite) confermano di attraversare un momentaccio: ripetere l'impresa di un anno fa senza Ingelsten, Santin e Viktor Elm è pura utopia. L'Elfsborg va sotto subito contro il Gefle (ancora in gol Berggren, che poco dopo dovrà lasciare il campo per infortunio), pareggia con Floren allo scadere del primo tempo e trova il successo al 90' con una magia su punizione di Anders Svensson dopo avere sofferto terribilmente. Film già visto, la squadra di Boras ha un DNA vincente senza pari nell'Allsvenskan attuale.

Completa il quadro lo spettacolare 3-0 del GAIS sull'Hacken, che conferma che il 4-1 rifilato dai gialloneri al Goteborg qualche giorno prima è stato un exploit difficilmente ripetibile. Grande protagonista del match il brasiliano Wanderson, autore di due gol e un assista a Par Eriksson. Classe '86, pescato nei bassifondi del campionato brasiliano, rischia di imporsi come assoluta rivelazione del torneo.

venerdì 17 aprile 2009

Allsvenskan - 3° giornata

Dominio del Sud, in questo primo scorcio di Allsvenskan. Dopo tre giornate, restano due squadre a punteggio pieno, entrambe della Scania, la regione più meridionale del paese. Malmo ed Helsingborg, outsider fino a un certo punto, dal momento che si tratta di due formazione di grande tradizione, hanno fin qui rubato la scena alle favorite della vigilia, Goteborg, Elfsborg e Kalmar.

Il Malmo ha superato l'AIK a Solna grazie a un gol fortunoso dell'uomo del momento, quell'Agon Mehmeti capace di infilare una doppietta già nella seconda giornata contro l'Orgryte. Una vittoria importante per gli uomini di Roland Nilsson, che nelle prossime giornate potrà contare anche sull'apporto di un bomber come Wilton Figueredo, protagonista un paio di stagioni fa proprio con la maglia giallonera dell'AIK. L'Helsingborg ha faticato quasi 80 minuti contro l'Hammarby per poi trovare i tre punti grazie a un corner beffardo di Christoffer Andersson, uno dei tanti giocatori di qualità a disposizione di Bo Nilsson.

Se la Scania festeggia, Goteborg piange. O meglio, piange la parte "nobile" della città, dal momento che le tre formazioni storiche della città - IFK, GAIS e Orgryte - incappano in una giornata nerissima, mentre sale ogli onori della gloria la quarta squadra cittadina, l'Hacken, capace di rifilare proprio ai cugini dell'IFK un sonante 4-1. Incredibile la metarmorfosi dei Blavitt, passati nel giro di tre giorni dalla scorpacciata di gol contro il Djurgarden alla disfatta senza attenuanti nel derby con l'Hacken. I gialloneri di Hisingen, quartiere popolare situato su una grande isola posta proprio di fronte alla città, hanno disputato la partita perfetta: grande grinta, pressing costante e un paio di giocatori in grande condizione come Josef Karlsson e Mathias Ranegie, ex col dente avvelenato autore di una doppietta. Il giovane attaccante, poco impiegato all'IFK e sbolognato prima agli olandesi del Go Ahead e quindi all'Hacken, ha messo il sigillo finale ad un match giocato a livelli imbarazzanti dalla truppa di Rehn e Olsson. Con tre punti dopo altrettante giornate non si può certo considerare positivo questo inizio di torneo per il Goteborg, partito con grandi ambizioni fin qui confermate solo nella sfida col Djurgarden.

Nelle altre sfide si segnala il pareggio tra Elfsborg e Kalmar, due tra le grandi favorite del torneo. I campioni confermano di non attraversare un grande momento, pur riuscendo ad acciuffare il pari nelle battute conclusive grazie al gol dell'ex AIK Daniel Mendes. L'Elfsborg, passato al 31' con Emir Bajrami, si morde le mani per l'occasione sprecata, ma si conferma squadra difficile da battere, specie sul sintetico di casa.

Il Trelleborg di Tom Prahl (grande tecnico, l'ex Malmo: sono sicuro che la sua squadra farà un grande campionato, nonostante sia incomprensibilmente snobbata dalla stampa svedese) completa la festa della Scania rifilando 3 gol al GAIS: a segno Marcus Pode, Andreas Drugge e l'idolo di casa Kristian Haynes. Il Djurgarden non va oltre lo 0-0 contro il Gefle e c'è già chi chiede la testa di Jeglerz e Lukic, il cui ritorno a Stoccolma somiglia più alla classica minestra riscaldata che non a una riedizione della squadra campione nel biennio 2002-2003. Festeggiano invece l'Orebro (0-1 sul campo dell'Orgryte con gol vittoria del bomber danese Kim Olsen) e il sorprendente Brommapojkarna, che sale a 7 punti in classifica con il successo ad Halmstad griffato Joakim Runnemo.

Tra domenica e lunedì si torna in campo per il 4° turno. Mentre scrivo si sono già giocate alcune partite: per il commento complessivo vi rimando al post riassuntivo della giornata.

mercoledì 15 aprile 2009

Allsvenskan - 2° giornata

Dopo una prima giornata "di studio", l'Allsvenskan entra nel vivo con un secondo turno scoppiettante. Sugli scudi due grandi storiche del campionato, IFK Goteborg e Malmo, brillantissime all'esordio nelle rispettive arene.

Nel rinnovato Gamla Ullevi, trasformato da fatiscente impianto d'inizio secolo in un gioiellino dotato di ogni comfort, i Blavitt hanno spazzato via il Djurgarden con un pesantissimo 6-0, frutto di una prestazione pressoché perfetta. Le scelte del duo Rehn-Olsson si sono rivelate decisive: l'inversione di ruolo delle ali, l'ex Tobias Hysen e Stefan Selakovic, e l'inserimento in mediana del giovane Sebastian Eriksson in luogo dell'esperto Thomas Olsson, hanno scompaginato i piani difensivi del DIF, incappato in una giornata che definire storta è poco. L'imbarazzante tedesco Jan Tauer ha sofferto oltremodo la velocità di Hysen, devastante nell'inedito ruolo di ala destra; il portiere Dembo Touray ha evidenziato preoccupanti limiti di piazzamento, culminati nell'incredibile rete da centrocampo di Sigurdsson; l'ex centravanti Mikael Dahlberg, posizionato incautamente davanti alla difesa, praticamente non l'ha vista mai. Nelle praterie concesse dalla squadra di Stoccolma, gli attaccanti del Goteborg hanno maramaldeggiato: prima Selakovic su assist di Erik Lund, poi il giovane Robin Soder, quindi la doppietta di Hysen e in men che non si dica i biancoblù si sono trovati sul 4-0. La ripresa è stata di pura accademia, con il già citato eurogol dell'islandese Ragnar Sigurdsson, capace di infilare il portiere avversario con una parabola da oltre il centrocampo, e il gol della staffa di Pontus Wernbloom, su assist dell'esordiente Tobias Sana.

Un Goteborg brillantissimo, che ha messo in evidenza tutte le sue caratteristiche migliori: grande velocità, buona tecnica dei singoli e una solidità difensiva ormai acclarata. Il rischio per la giovanissima truppa di Rehn e Olsson sarà mantenere questo standard per tutta la stagione: più di metà della rosa titolare (Bjarsmyr, Sigurdsson, Johansson, Svensson, Wernbloom e Soder) sono seguiti ormai da tempo da società di mezza europa, vuoi per la loro età, vuoi per il costo non certo proibitivo. Ipotizzare uno smantellamento della rosa già a giugno è improbabile, ma tenuto conto che quasi tutti i sopracitati disputeranno da titolari l'Europeo Under 21, le sirene del Continente potrebbero aumentare d'intensità, costringendo l'IFK a rivedere i propri piani, anche in vista della prossima Coppa Uefa (o Europa League, o come diavolo si chiamerà).

Il Djurgarden, per quanto brutto, non può essere quello visto al Gamla Ullevi. Per la sfida di stasera contro il Gefle si ipotizzano già diverse "epurazioni", comunque necessarie vista la forma precaria di molti elementi. Anche il Goteborg scenderà in campo tra poche ore, nel derby "minore" contro l'Hacken, sfida tradizionalmente ricca di insidie per i Blavitt.

Tra i grandi protagonisti della seconda giornata c'è sicuramente Agon Mehmeti, giovane puntero di origine kosovara del Malmo, autore di una splendida doppietta all'Orgryte. Nel nuovissimo Swedbank Stadion, che ospiterà la finale dell'Europeo Under 21 tra qualche mese, gli Himmelsblatt hanno messo in mostra i propri talenti, dal neoacquisto brasiliano Ricardinho (esterno sinistro di difesa cercato anche dal Sao Paolo) all'ex Feyenoord Labinot Harbuzi, autore del gol dell'1-0, passando per Jimmy Durmaz e Guillermo Molins. Un'autentica "babele" quella del Malmo, che si contrappone alla versione quasi autarchica ma altrettanto giovane del Goteborg. L'Orgryte, dopo la scoppola nel derby nella prima giornata, incassa altri 3 gol, candidandosi suo malgrado al ruolo di grande delusione stagionale. A far compagnia ai rossoblù sul fondo della classifica ci sono Hacken e Orebro, sconfitti rispettivamente da Brommapojkarna (reti di Olof Guterstam e Joakim Runnemo) e Elfsborg (a segno nel finale con il neoacquisto Joel Johansson).

Restano invece a punteggio pieno, oltre al Malmo, anche AIK ed Helsingborg. I gialloneri di Stoccolma regolano 1-0 il Kalmar in trasferta grazie al gol da opportunista dell'argentino Ivan Obolo, mentre Larsson e compagni confermano il proprio ottimo momento superando il GAIS a Goteborg (reti di Rasmus Jonsson, Erik Sundin, Renè Makondele e dello stesso Henrik Larsson; gol della bandiera del GAIS a firma di Tommy Lycen).

Completano la giornata il pareggio tra Halmstad e Trelleborg (vantaggio di Marcus Pode per la squadra della Scania, pareggio di Emir Kujovic per i padroni di casa con un gran gol al volo) e la sorprendente vittoria del Gefle sul campo dell'Hammarby, firmata ancora una volta da Hasse Berggren e dal giovane Amadou Jawo, autore di un bel gol in contropiede. Per l'Hammarby, cui non basta il gol dello statunitense Charlie Davies, un inizio di stagione stentato, a conferma del momento non certo felice della società di Stoccolma Sud.

sabato 11 aprile 2009

Buona Pasqua a tutti!

Piccola anteprima della seconda giornata con un tributo alla mia squadra del cuore. I tifosi del Djurgarden dubito che apprezzeranno, ma il Gamla Ullevi oggi era più bello che mai, in campo come sugli spalti. Al termine di una partita incredibile, vinta dall'IFK Goteborg sul DIF per 6-0, i tifosi dei Blavitt intonano ironicamente un coro di "Buona Pasqua" agli avversari: a voi, senza ironia questa volta, i miei più sinceri auguri!

Allsvenskan - 1° giornata

Parte col freno a mano tirato la stagione 2009 di Allsvenskan. Su otto partite disputate, solo una ha visto più di due reti segnate: per il resto uno 0-0, due 1-1 e quattro vittorie di misura. I botti sono giunti solo da Goteborg, dove Orgryte e GAIS hanno dato vita a un derby "minore" scoppiettante, soprattutto per merito dei Gronsvart, capaci di realizzare ben 5 gol ai rivali storici. Delle due compagini a godere dei maggiori favori in sede di pronostico era sicuramente l'OIS: neopromossa - è vero - ma capace di riportare a casa il "figliol prodigo" Marcus Allback, potenzialmente un crack a queste latitudini nonostante l'età, e di affiancargli il bomber brasiliano Alvaro Santos, protagonista anni fa di un paio di stagioni entusiasmanti con la maglia dell'Helsingborg. La qualità che sulla carta avrebbe dovuto fare la differenza è stata spazzata via sul campo da un GAIS arrembante, trascinato dal giovane centravanti Par Eriksson, giunto in inverno dal Degerfors, autore di una doppietta. Il 4-2-3-1 predisposto dal debuttante Alexander Axen (per la cronaca, tifosissimo dell'AIK tanto da sfoggiare su un braccio un tatuaggio con lo stemma della squadra di Stoccolma) ha scardinato la già impacciata difesa dell'Orgryte, incapace di mettere il freno alle incurisioni del brasiliano Wanderson e di Mattias Lindstrom, colpaccio di mercato del GAIS erroneamente trascurato dalle formazioni di vertice del campionato. Gara segnata fin dai primi minuti: l'imbarazzante infortunio del portiere rossoblù David Stenman, vivaio IFK, spalanca letteralmente la porta a Par Eriksson, incanalando il match su binari neroverdi. Il momentaneo pareggio di Alvaro Santos, apparso per il resto in condizoni fisiche abbastanza precarie, è servito solo a illudere la squadra di Janne Carlsson che tra il 26' e 29' riesce nell'impresa di farsi infilare 3 volte. La ripresa non offre particolari sussulti se si esclude il gol di Lindstrom, che fissa il punteggio sul 5-1 per il GAIS e getta un'ombra inquietante sulle ambizioni fin troppo dichiarate dell'Orgryte nel precampionato.

Il resto della giornata, come detto, non ha regalato spunti particolari. L'Helsingborg si è imposto 1-0 sull'IFK Goteborg grazie ad un rigore molto dubbio assegnato per un presunto fallo di mano di Sigurdsson su debole conclusione di Henrik Larsson e realizzato da Marcus Lantz. Partita piuttosto noiosa, con i Blavitt incapaci di concretizzare le comunque poche occasioni create. Il Kalmar campione non è andato oltre l'1-1 sul campo del Gefle, sempre insidioso sul sintetico di casa. Il vantaggio del promettente Rasmus Elm è stato vanificato dal gol del sempreverde Hasse Berggren, leader offensivo (e non solo) della squadra di Per Olsson. Pareggio anche tra Elfsborg e Hammarby, due squadre dalle grandi ambizioni: i gialloneri di Boras, in particolare, sono indicati dei media come i grandi favoriti della stagione. L'acquisto di Martin Ericsson, unito alla conferma delle stelle Anders Svensson, Stefan Ishizaki e Teddy Lucic, pone la formazione di Haglund sul gradino più alto dei pronostici, nonostante la maturazione dei giovani Denni Avdic e Emir Bajrami non sia ancora del tutto completata. Detto del pareggio dell'Hammarby, si registra l'inizio positivo di stagione delle altre due compagini principali di Stoccolma. Il Djurgarden supera l'Orebro grazie a un rigore "a cucchiaio" di Daniel Sjolund, l'AIK ha ragione dell'Halmstad con un gol dell'interessante Gabriel Ozkan. La quarta squadra della capitale, il neopromosso Brommapojkarna, strappa un punto sul campo del Trelleborg, nel primo scontro diretto per la salvezza. Un'altra candidata alla retrocessione, l'Hacken, cede nel finale al Malmo: decide la gara un gol di testa del nuovo acquisto Miljan Mutavdzic, subito protagonista e subito gravemente infortunato. Per lui si parla di stagione finita: una brutta tegola per una squadra, il Malmo, ancora lontana dai fasti del passato.

Nota:
In questo post, come in tutti quelli che trovere in futuro in questo blog, ho deciso di abbandonare la traslitterazione svedese corretta, rinunciando pertanto alle varie Ä, ö, å e via dicendo. Una rinuncia dolorosa per uno "sveziofilo" convinto come il sottoscritto, ma necessaria per garantire un minimo di velocità nell'aggiornamento del blog. Troverete dunque "Goteborg" al posto di "Göteborg" e "Hacken" al posto di "Häcken". Me ne sono fatto una ragione io, immagino che ve la farete anche voi! :-)

martedì 7 aprile 2009

Partiti!

L'Allsvenskan, il massimo campionato di calcio svedese, è stato caratterizzato negli ultimi anni da una grande alternanza al vertice. Dal 1996 ad oggi, a termine del ciclo di vittorie dell'IFK Göteborg, sono ben nove le squadre fregiatesi del titolo di Campione di Svezia: l'Halmstad (nel '97 e nel 2000), l'AIK ('98), l'Helsingborg ('99), l'Hammarby (2001), il Djurgården (la più vincente degli ultimi anni con tre titoli conseguiti nel 2002, 2003 e 2005), il Malmö (2004), l'Elfsborg (2006), il Göteborg stesso, tornato al successo nel 2007 dopo 11 anni, e infine il Kalmar, vincitore per la prima volta nella sua storia pochi mesi fa.

Un segnale di grande equilibrio, ma anche di un certo calo di competitività del torneo, che da parecchi anni non riesce ad esprimere una squadra in grado di ben figurare in Europa, come invece seppe fare alla grande il Göteborg negli anni '80 (con due trionfi in Coppa Uefa, nell'82 e nell'87) e nei primi anni '90. I nuovi regolamenti (sentenza Bosman su tutti) e la crescita esponenziale di nuovi mercati, soprattutto ad Est, hanno trasformato l'Allsvenskan in una sorta di "campionato primavera", non solo per ragioni climatiche. La stagione calcistica svedese, infatti, da sempre si disputa nel corso dell'anno solare, da aprile a ottobre, con conseguenze non di poco conto sulla preparazione e sul mercato. Le squadre si trovano spesso in difficoltà nella fase decisiva delle coppe (quando riescono a raggiungerla) e rischiano ogni anno di venir stravolta la propria rosa a giugno, quando impazza il mercato nel resto del continente e invece in patria si è nel bel mezzo della stagione. Negli ultimi anni si è pensato ad una modifica dei calendari, sulla falsariga di quanto fatto in Danimarca, con l'intento di adeguarsi al calendario europeo, ma per il momento le proposte sono rimaste nel cassetto.

Eccoci quindi giunti alla prima giornata del campionato. A cavallo del weekend (due partite sabato, tre domenica e tre lunedì) si sono svolti i primi incontri ufficiali della stagione, se si esclude il successo del Kalmar sull'IFK Göteborg nella Supercoppa, trofeo di recente istituzione e visto in Svezia come un'amichevole o poco più.

Nel prossimo post commenterò nel dettaglio la prima giornata. In seguito, se avrò tempo, cercherò di analizzare le singole squadre e il mercato che, come detto, ha visto un giro di affari piuttosto limitato.

giovedì 29 gennaio 2009

La lunga attesa

Mancano poco più di due mesi all'inizio dell'Allsvenskan 2009. Ancora 64 giorni e il massimo campionato svedese di calcio tornerà ad allietare le domeniche (ma anche i sabati e i lunedì, come da recente tradizione) degli abitanti di Stoccolma e dintorni. Un'attesa lunga, complice il rigido inverno nordico che impedisce la disputa di match ufficiali nei mesi più freddi. In Svezia, come in Norvegia, in Finlandia, in Islanda e in alcuni paesi dell'ex Unione Sovietica, il campionato si sviluppa nel corso dell'anno solare, da aprile ad ottobre, al contrario della maggior parte dei tornei europei il cui calendario prende le mosse in estate, tra luglio e settembre, per concludersi tra maggio e giugno. Stessa sorte per le competizioni internazionali per club, dalla Champions League alla Coppa Uefa, che le formazioni nordiche affrontano "in ritardo" di mezza stagione rispetto alle altre compagini europee.

Premessa doverosa, questa, per entrare nell'atmosfera di un torneo dal livello sicuramente non eccelso, ma in grado negli anni di produrre ottimi giocatori, quando non talenti di livello assoluto come Zlatan Ibrahimovic. Impoverito negli ultimi anni dall'introduzione massiccia di denaro su altri mercati e da sentenze quantomeno discutibili (Bosman annessi e connessi), il calcio svedese vive della passione degli addetti ai lavori e del pubblico che - pochi sanno - lo predilige nettamente all'hockey e allo sci, discipline dove la Svezia tradizionalmente eccelle. Il calcio in Svezia è vissuto in maniera viscerale, non meno che in un paese latino o in Inghilterra. Gli stadi difficilmente sono stracolmi di gente, ma vanno tenuti in considerazione il limitato numero di abitanti e le condizioni atmosferiche non sempre favorevoli alla visione di uno spettacolo all'aperto.

Le maggiori squadre possono contare su un seguito di tifosi molto numeroso e caloroso, sia in casa che in trasferta: assistere dal vivo ad un incontro di cartello dell'Allsvenskan è un'esperienza molto vicina a quella che si può vivere Oltremanica, con l'aggiunta di alcune "note di colore" tipicamente mediterranee. Il tifo è incessante, in perfetto english style, la birra scorre a fiumi, ma non mancano striscioni, fumogeni e coreografie di stampo prettamente latino. Tutto ciò è frutto di una cultura da stadio consolidatasi negli anni, purtroppo non esente dalle storture tipiche dell'ambiente ultrà presenti ad ogni latitudine. Dagli anni '70 ad oggi sono stati numerosissimi i fatti di violenza che hanno sporcato la fedina del calcio svedese, decisamente troppi se paragonati a ciò che accade nei tornei limitrofi di Norvegia, Danimarca e Finlandia. Negli ultimi anni la situazione è migliorata, ma è ancora facile imbattersi in risse e baruffe fuori e dentro gli stadi del paese. Le condizioni degli impianti non aiutano: solo recentemente è stato avviato un piano di ristrutturazione degli stadi, rimasti per anni ben al di sotto degli standard di sicurezza.

In occasione della prima giornata di Allsvenskan, sabato 4 aprile, il derby tra Örgryte e Gais inaugurerà il nuovo stadio di Göteborg, il Nya Gamla Ullevi (letteralmente il "Nuovo Vecchio Ullevi) sorto sulle ceneri del vecchissimo Gamla Ullevi, dove le tre principali squadre cittadine (IFK Göteborg e appunto Örgryte e Gais) hanno disputato quasi 100 campionati. Accanto al nuovo impianto, che potrà contare su 18.000 spettatori e ospiterà alcune gare della fase finale dell'Europeo Under 21 in programma a giugno, resterà disponibile per le gare internazionali il famoso Nya Ullevi, teatro di diverse finali europee e ormai non tanto più "Nya", essendo stato costruito per i Mondiali del 1958, quelli che, per intenderci, rivelarono al mondo Pelè.

Un altro nuovo impianto costruito per ospitare l'Europeo Under 21 è lo Swedbank Stadion di Malmö, da non confondersi con la Swedbank Arena di Stoccolma, ancora in fase di progettazione, che non dovrebbe essere pronta prima del 2012. Il Malmö FF e le già citate squadre di Göteborg, l'IFK in particolare, sperano che i nuovi impianti facciano da volano alle rispettive ambizioni, così com'è stato per l'Elfsborg, squadra di Borås, piccola cittadina a una cinquantina di chilometri da Göteborg, capace di rivincere il campionato 45 anni dopo l'ultima affermazione, proprio l'anno successivo all'inaugurazione del suo nuovo stadio, la modernissima Borås Arena.