venerdì 6 aprile 2012

Allsvenskan 2012: il ritorno dell'Atvidaberg

Riparte l'Allsvenskan e con lei riparte anche il blog. Dopo due anni di pausa, era anche ora. Mentre scrivo queste righe è in corso la seconda giornata e - nel rispetto della tradizione di uno dei campionati più impronosticabili d'Europa - non sono mancate le sorprese. In testa, con 6 punti frutto di due vittorie, c'è il neopromosso Atvidaberg, tornato nella massima serie dopo una sola stagione di purgatorio in Superettan.

L'"Atvid", squadra espressione di una piccola città di nemmeno 7000 abitanti (meno di quanti ne possa contenere lo stadio Kopparvallen), è la classica società sportiva che deve le sue fortune (alterne) a una grande fabbrica: un po' come la Bayer per il Leverkusen o la Philips per il PSV Eindhoven.

La storia dell'Atvidaberg FF è legata doppio filo con quella della Facit, azienda leader nel settore dei calcolatori fino ai primi anni '70. In quel periodo, quando la fabbrica faceva registrare il suo massimo splendore, l'Atvidaberg FF era la squadra leader in Svezia, con buona pace delle grandi storiche di Goteborg e Stoccolma. Due Coppe nazionali (1970 e 1971), due titoli di Campione di Svezia (1972 e 1973) e una serie di prestazioni oltreconfine che resero celebre la società anche in Europa. Quarti di finale nella Coppa delle Coppe 1971/72 (sconfitta contro la Dynamo Berlino dopo aver fatto fuori il Chelsea) e quarti anche nella Coppa Campioni 1974/75, quando i biancoblù cedettero solamente al Barcellona. Ai Mondiali del '74 in Germania, dove la Svezia ben figurò, ben 8 elementi giocavano o avevano giocato nell'Atvidaberg: un risultato strabiliante per una società di quelle dimensioni.

Negli anni successivi, un po' come avvenuto alla nostra Olivetti, la Facit perse competitività: nel 1973 fu acquisita dal colosso Electrolux, per poi venir successivamente venduta alla Ericsson e quindi, nel 1998, definitivamente smembrata. L'improvviso declino dell'azienda significò anche il declino della squadra, che si ritrovò in breve tempo nelle serie minori. Solo negli ultimi anni c'è stata una ripresa, grazie anche alla collaborazione con il Djurgarden: una finale di Coppa di Svezia (persa proprio contro il DIF) e il ritorno in Allsvenskan nel 2010, dopo 28 anni dall'ultima apparizione.

La prima volta andò male: l'Atvidaberg si classificò penultimo e dovette ricominciare ancora una volta dalla Superettan. L'anno scorso, come detto, il riscatto immediato, e questa volta nella cittadina dell'Ostergotland sembrerebbero voler vender cara la pelle. Il mercato non ha regalato grandi colpi: i giocatori più rappresentativi sono l'esperto Kristian Bergstrom (classe '74, due presenze in Nazionale), l'attaccante fatto in casa Viktor Prodell e il terzino sinistro Jesper Arvidsson, ex nazionale Under 21. Proprio Arvidsson ha messo a segno il gol decisivo nel successo per 2-1 sul GAIS nella seconda giornata, trasformando una punizione dal limite a due minuti dal 90'.

Ma, come si dice in questi casi, la forza dell'Atvidaberg sta nel gruppo: a pochi giorni dell'inizio del campionato la squadra s'è ritrovata per girare un video musicale, il cui testo prende simpaticamente in giro le avversarie. La melodia è accattivante e l'ironia è tutt'altro che sottile, ma in Svezia nessuno s'è offeso. Il ritornello recita: "Ingen match är för svår/detta är åtvids år" ("Nessuna partita è troppo difficile/questo è l'anno dell'Atvid"). Che ci abbiano azzeccato?

3 commenti:

Jean Lafitte ha detto...

"Riparte l'Allsvenskan e con lei riparte anche il blog. Dopo due anni di pausa, era anche ora. "

e direi pure io. bentornati!

Unknown ha detto...

Bentornato Giuliano!

Giuliano Adaglio ha detto...

Grazie ragazzi, spero di riuscire a dare un po' di continuità agli aggiornamenti! ;)